Libro tattile. O Quiet book. Fate voi.
 IL TEMA. Il tema che ho scelto è stato quello del fondale marino, con tutte le sue creature.
IL FORMATO. Il formato è molto particolare. Solitamente vengono realizzati in formato A4 o più piccolo, ma io ho preferito una misura maggiore. E poi mi piacevano le “pagine” quadrate. Un bel maxi formato, insomma!  
I MATERIALI. Generalmente questo tipo di libri viene realizzato usando feltro, pannolenci o gomma crepla. Questo perchè sono materiali che permettono di essere lavorati e ritagliati senza grandi problemi. E’ un po’ come ritagliare e incollare creando un collage e, siccome non sfilano, come invece fanno le stoffe, si prestano molto bene a svolgere tale compito. Io amo il pannolenci e trovo che sia difficilmente sostituibile per questo genere di creazioni, ma è un materiale che si rovina facilmente, specie lavandolo. Non parliamo poi della gomma crepla. Come la lavi? Perchè parliamo di un oggetto che andrà in mano ad un bambino, che mette le mani in bocca o che lo prende con le manine sporche di cioccolato e via dicendo. Ecco perchè ho scelto il tessuto come base e il pannolenci solo per alcuni particolari che, a furia di lavaggi, si potranno anche sciupare un po’ ma non sarà mai come ritrovarsi con le pagine accartocciate dopo il contatto con l’acqua.
LE CUCITURE. Il libro è tutto cucito e ogni particolare è rinforzato, a prova di bambino. Perchè? Perchè le cose incollate si staccano, o hanno un’alta probabilità di farlo. E poi perchè qualunque cosa vada in mano ad un bambino deve poter essere lavata! Almeno questa è la mia modesta opinione.
LA CURA. Prendersi cura di questo libro è molto semplice: lo prendi, ci giochi, lo porti a spasso con te e, quando lo ritieni opportuno, lo metti in lavatrice con lavaggio delicato!
LE ATTIVITA’. Con questo libro Alice, perchè il gioco è tutto suo, può contare, manipolare, attaccare, staccare, associare e riconoscere forme e colori, ragionare sulle grandezze collocando i soggetti dal più piccolo al più grande e viceversa, può portarlo con sè grazie alle comode tracolle, poi chiudere, aprire, legare, slegare, mettere alla prova il suo tatto attraverso materiali diversi, imparare a riconoscere alcuni abitanti del mare, leggere il proprio nome e, per finire, inventare tante storie fantastiche da sola o insieme alla sua mamma e il suo papà. 
Scusate, vi sembra poco per un “semplice” libro di pezza?

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