Idee che ho realizzato per S. Valentino: vi presento Topo ed Ele innamorati <3
Cosa sono? Semplici portachiavi, se volete, oppure simpatici “cassini” per cellulare o tablet. Da un lato cotone fantasia e dall’altro morbida spugnetta per ripulire aloni e impronte causati dal touch…
Si possono portare comodamente in borsa o appendere al dispositivo. Cosa ve ne pare? Le signorine che lo hanno ricevuto hanno apprezzato!
![]() |
Pronto alla partenza… |
Chi preferite? Topo o Ele?
Ciao Lucia, scusa se ti disturbo. Mi chiamo Giancarlo Algieri e Scrivo anche io su o2o (questo è il mio id http://www.o2o.it/userprofile/60249).
Cercando su internet riguardo una questione che ti spieghero' sotto, ho trovato il tuo blog (http://ilbloganticrisi.blogspot.it/)
Volevo farti una domanda: come ti sei regolata da un punto di vista fiscale? Io non possiedo partita iva ed il mio commercialista mi ha consigliato di dichiarare gli introiti sotto la voce "redditi diversi". Il mio dubbio però rimane, in quanto lavorare con ritenuta d'acconto in maniera continuativa con o2o potrebbe non essere molto in regola per il fisco… ti giro di seguito quello che ho reperito in rete a riguardo, ma il riassunto riguarda il lavorare con ritenuta d'acconto con lo stesso soggetto per più di 30 giorni consecutivi. Tu ne sai niente?
—
Il lavoro parasubordinato
Lavorare con ritenuta d'acconto
Il lavoro con ritenuta d'acconto è usato soprattutto nelle collaborazioni professionali e nei rapporti di lavoro parasubordinati. Può essere soggetto a due formule:
collaborazione a progetto, in cui si definiscono i termini delle prestazioni di lavoro;
collaborazione occasionale, accordo puramente verbale in cui vengono specificate le mansioni da svolgere, la durata del lavoro (non può avere una durata complessiva superiore a 30 giorni nel corso dell’anno solare con lo stesso committente), il compenso e le modalità di pagamento.
Per entrambi il compenso non può superare i cinquemila euro nello stesso anno solare.
Il lavoratore può essere adibito a qualsiasi mansione e non gli è richiesta né l'iscrizione ad albi né l'apertura di una partita Iva, poiché il suo corrispettivo è assoggettato a ritenuta d'acconto pari al 20 per cento. Tuttavia, il collaboratore ha il diritto di svolgere la sua attività in modo autonomo senza vincoli di orario. Se il reddito annuo è superiore ai cinquemila euro v'è l'obbligo di iscrizione nella gestione separata dei collaboratori.
Costituiscono un'eccezione i lavori relativi al diritto d'autore (scrittura, traduzione, ecc.): in questi casi la collaborazione non è soggetta al contributo Inps. Per questi compensi non esiste neanche il vincolo dei 5.000 euro lordi all'anno stabilito per le collaborazioni occasionali. Ciò significa che un traduttore letterario può percepire quanti redditi vuole dalle sue opere dell'ingegno.
—
Se anche tu sei nella mia stessa condizione (ovvero ti fai pagare con ritenuta d'acconto e non hai partita iva) potresti dirmi per quale soluzione hai optato in fase di dichiarazione dei redditi?
Grazie infinite e scusa la lungaggine di questa mail.
Un caro saluto:
Giancarlo Algieri