Come nasce un oggetto fatto a mano? Cos’ha di diverso rispetto a qualcosa di bello e pronto fatto industrialmente? 
Un oggetto fatto a mano può avere delle piccole imperfezioni, richiedere molte ore di lavorazione e alla fine potrebbe non essere esattamente come lo si era immaginato…
Potrebbe risultare imperfetto, avere qualche sbavatura della pittura, o un punto più evidente in una cucitura a punto invisibile…
Un oggetto fatto a mano nasce da un’idea. L’idea diventa progetto, prima nella mente, poi su carta, poi in pratica. Man mano che l’idea prende forma bisogna affrontare le difficoltà che vengono incontro e risolverle per riuscire ad ottenere un campione, un prototipo. A questo punto il campione può piacere o non piacere e, nel secondo caso, bisogna ricominciare tutto daccapo.
Quando l’idea è della cliente bisogna riuscire ad entrare nel suo essere, bisogna capire cosa realmente desidera. Solo così si riuscirà a comprendere i gusti e le esigenze soggettive ed esaudirle.
Un oggetto fatto a mano nasce quindi dopo tante prove, molte delle quali fallimentari…
Producendo un certo quantitativo di pezzi, questi saranno tutti diversi uno dall’altro! Impossibile ottenere vari pezzi tutti perfettamente identici! 
Un oggetto industriale, se è di ottima fattura, sarà perfetto! Niente sbavature, niente imperfezioni, pezzi perfetti e identici…
Ecco quindi cos’è un oggetto fatto a mano: è un qualcosa che parla di chi lo ha ideato e di chi lo ha creato. E’ un qualcosa che è fatto col cuore prima ancora che con le mani, è imperfetto al punto giusto perchè mani e occhi possono commettere dei piccolissimi errori, e per lo stesso motivo non sarà mai identico ad un altro pezzo uguale. Un oggetto fatto a mano è un pezzo unico, fatto col cuore, con le mani, con la pazienza e la passione che è tipica di chi ama fare artigianato. E’ il risultato di ore di studio, progettazione e prove. Per questo parla al cuore di chi lo riceve, col cuore di chi lo ha ideato e creato. Il più grande cruccio di chi crea il fatto a mano? Stabilire un prezzo! Perchè non si può quantificare tutto il tempo necessario per una creazione, le spese fatte al dettaglio, le ore di ricerca per il materiale… Non si può… Che il pezzo sia uno o tanti, il tempo necessario per creare il campione è lo stesso. Allora ecco che c’è chi valorizza maggiormente il proprio lavoro attribuendo un prezzo più alto, chi invece lo sottovaluta e chi ancora sta nel mezzo, che spesso è la soluzione migliore. Poi ancora c’è chi lavora meglio e chi meno bene. Perchè un conto sono le piccole imperfezioni, altro i difetti. Poi c’è chi utilizza buoni materiali e chi sceglie di risparmiare creando problemi a chi arriva a pagare un nastro doppio raso decorato e di ottima qualità, fior di quattrini… 
Insomma, un oggetto fatto a mano è così e parla per te. E’ un biglietto da visita e un messaggio che è tutta sostanza. O lo ami, o lo odi… ma in ogni caso rimarrà sempre unico! E in questo mondo globalizzato e uniformato, direi che è una gran bella cosa!
Cia <3